CERNUSCO SUL NAVIGLIO: EVENTO SUL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE
MILANO
Eliminare la violenza di genere richiede un
cambiamento delle norme sociali, oltre che una riforma completa delle istituzioni, tutte.
La lotta contro la violenza sulle donne
è un impegno continuo che richiede l’adozione di misure preventive, la promozione di una cultura di rispetto e l’accesso a servizi di sostegno e protezione per le vittime.
Se ne parlerà venerdì 10 novembre alle ore 21.00 presso la Sala Camerani, Biblioteca Lino Penati, in via Cavour 51 a Cernusco sul Naviglio, Milano.
I relatori racconteranno cosa è stato fatto e cosa c’è di nuovo in programma con le parti istituzionali attive sul territorio.
L’evento pubblico è organizzato da Maria Angela Danzì – Deputata – gruppo dei Non iscritti al Parlamento europeo.
Intervengono:
Maria Angela Danzì, Eurodeputata;
Paola Pizzighini,Consigliera Regione Lombardia;
Debora Comito, Assessore alla PariOpportunità, Comune di Cernusco;
Giorgia Carenzi, Assessore ai Servizi Sociali, Comune di Cernusco
Giuseppe Palmeri, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri.
L’Eurodeputata Maria Angela Danzì commenta: “Bisogna rafforzare gli strumenti giudiziari ma
anche il supporto psicologico e materiale.
In italia ci sono troppi procedimenti che si fermano alla fase istruttoria e troppe poche ordinanze cautelari, che nemmeno vengono rispettate: questa
è una realtà purtroppo testimoniata dai fatti di cronaca.
Ma bisogna anche agire subito aiutando le donne a capire dove si annidano le minacce e a starne lontane.
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità chi commette violenze sulle donne è nella maggior parte dei casi affetto da un disturbo narcisistico della personalità.
Vanno condotti studi e ricerche su questa patologia. All’Unione europea abbiamo chiesto di finanziare progetti di supporto alle vittime: devono essere
aiutate a riconoscere e a combattere i manipolatori, a sentire l’impatto di queste relazioni sulla loro salute fisica e psichica, e a liberarsene.
E per farlo devono essere messe nella condizione
di allontanarsi senza il rischio di perdere i loro figli, il lavoro, le amicizie, la vita”.
In Lombardia si contano attualmente 27 Reti antiviolenza.
Tali reti comprendono 125 strutture per l’ospitalità, ovvero case d’accoglienza e case rifugio, e 54
Centri Anti Violenza.
Nel 2021, 8531 donne sono state costrette a
rivolgersi ai Cav, con un incremento registrato pari al +13,7% rispetto all’anno precedente.