Chiusura Candy di Brugherio: Pizzighini e Fumagalli (M5S): Effetti del capitalismo selvaggio e dell’ipocrisia europea sul lavoro. Depositata interrogazione.

Marco Fumagalli e Paola Pizzighini

Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia: “Ho depositato una interrogazione al Presidente Fontana per chiedere di intervenire con misure concrete per contrastare l’impoverimento del tessuto produttivo lombardo e per il sostegno alle imprese in crisi.

Serve con urgenza la creazione di strumenti pubblici capaci di rilevare aziende strategiche, e profittevoli, per impedire che vengano chiuse o vendute al miglior offerente.

Contrastare il costante impoverimento del tessuto produttivo lombardo e limitare le delocalizzazioni e se, questa Giunta, non ritenga opportuno convocare Assolombarda, al fine di verificare le intenzioni dei relativi associati in merito alla salvaguardia del tessuto produttivo lombardo, valutando la possibilità di firmare un protocollo di intesa che permetta di intervenire in anticipo rispetto a situazioni di crisi o speculative.

Ciò al fine di evitare che tali situazioni sfuggano di mano e, quindi, si traducano unicamente in licenziamenti e impoverimento per la Lombardia.
Solo così possiamo fermare questa spirale di impoverimento che sta colpendo il nostro Paese, e restituire ai cittadini e ai lavoratori la sicurezza economica e la giustizia sociale che meritano”.

Marco Fumagalli, portavoce monzese del Movimento 5 Stelle. “La chiusura dello stabilimento Candy di Brugherio rappresenta l’ennesima ferita al tessuto produttivo brianzolo e lombardo.

È un’altra conseguenza del capitalismo selvaggio imposto dalla globalizzazione e dall’ipocrisia di un’Europa che guarda solo al mercato e ignora il valore del lavoro.
Già con i licenziamenti alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto avevo denunciato come le istituzioni italiane ed europee fossero accondiscendenti verso imprese avide, pronte a tutto pur di massimizzare i profitti, senza alcun riguardo per i lavoratori e il territorio. La chiusura della Candy era stata annunciata fin dal 2018.

Ignorare questi segnali da parte delle istituzioni e delle associazioni degli imprenditori è stato un comportamento irresponsabile e ipocrita.

Fare finta di nulla davanti a queste dinamiche dimostra un grave disinteresse verso la tutela del nostro patrimonio industriale e dei diritti dei lavoratori.
Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale che vede i lavoratori diventare sempre più poveri, mentre pochi finanzieri e speculatori accumulano ricchezze smisurate”, conclude Fumagalli

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