La mozione della Lega è il solito “cavallo di troia”
La mozione della Lega è il solito “cavallo di troia”, che introduce in maniera goffa un tema delicatissimo, sacrificandolo sull’altare della propaganda elettorale del partito.
Il testo tratta in modo superficiale, una tematica che dimostra di non conoscere.
Sminuire l’identità trans a un dubbio adolescenziale è l’approccio peggiore attraverso il quale avvicinarsi ad un tema come questo.
Se davvero si fosse voluto affrontare il tema con cognizione e con l’attenzione dovuta, si sarebbe potuto avviare un percorso di audizioni in commissioni che coinvolgesse sia gli esponenti della comunità medico scientifica, che le persone che hanno affrontato e vissuto il complesso percorso della transizione di genere.
Un tema che ossessiona questa maggioranza, che da inizio legislatura ha caratterizzato gran parte della propria azione politica sul costante attacco ai diritti faticosamente conquistati da questa minoranza di persone.
Senza purtroppo ancora essere riusciti a comprendere che per argomenti simili servono preparazione scientifica, da lasciare a medici e psicoterapeuti, e delicatezza, non certo un dibattito d’Aula a favore di telecamera e con vista sulle prossime elezioni europee.