BREBEMI, Pizzighini (M5S): “L’AUTHORITY CERTIFICA L’INSOSTENIBILITA’ ECONOMICA DELL’AUTOSTRADA, COSA CHE ARGOMENTIAMO DAL 2014”
“Il bilancio di BreBeMi del 2013 si è chiuso con oltre 66 milioni di euro di passivo, praticamente un disastro economico” dichiara la Consigliera Pizzighini che prosegue: “Nonostante il salatissimo pedaggio l’autostrada non riesce a far tornare i conti.
Lo certifica un recente parere al Ministero dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Come spiega ART, la lunghezza minima di un’autostrada, per essere remunerativa, è di 180 km. La BreBeMi è lunga poco più di 62 km, quindi c’è un vizio d’origine che grava sui conti di gestione dell’opera.
Si è cercato di porre rimedio con il pedaggio, elevatissimo, ma è come un cane che si morde la coda: il costo di percorrenza è tale da scoraggiare molti automobilisti che optano per soluzioni alternative come la A4.
Il colmo è quindi che, mentre il progetto iniziale prevedeva di drenare traffico dalla A4, sta avvenendo esattamente il contrario: il traffico ipotizzato sulla carta per BreBeMi nella realtà si dirotta in buona parte sulla A4, e i conti di conseguenza saltano.
La concorrenza con l’autostrada A4, con un pedaggio che è meno della metà, è un ostacolo non superabile.
Come M5S già dieci anni fa denunciavamo l’insostenibilità dell’opera, fatto ora certificato dal parere di ART.
Per i cittadini e contribuenti i costi sono doppi: prima il finanziamento dei cantieri e dell’opera, poi i costi esorbitanti dei pedaggi.
Ci sono poi i possibili danni ambientali in termini di consumo di suolo ed emissioni inquinanti in aria, con ricadute sulla qualità di vita e sulla salute.
Il piano economico e finanziario di gestione della BreBeMi deve essere modificato per evitare ulteriori ingenti perdite finanziarie, e inoltre devono essere implementate ulteriori compensazioni ambientali. Questa è l’ennesima opera faraonica che economicamente ha i piedi di argilla, come Pedemontana. Come M5S continueremo a sollecitare Regione affinché le politiche infrastrutturali privilegino opere che realmente servono ai cittadini, nonché il potenziamento del trasporto su ferro, l’intermodalità, la mobilità dolce, al fine di garantire la sostenibilità economica, nonché la tutela di ambiente e salute”.