PIRELLI HANGAR BICOCCA – LE MOSTRE IN CORSO – TUTTE LE MOSTRE SONO AD INGRESSO GRATUITO FREE ENTRANCE AT THE EXHIBITIONS

PIRELLI HANGAR BICOCCA

LE MOSTRE IN CORSO

TUTTE LE MOSTRE SONO AD INGRESSO GRATUITO
FREE ENTRANCE AT THE EXHIBITIONS

OSGEMEOS

Efêmero

A cura di Cedar Lewisohn / Fino ad aprile 2018

Efêmero è il primo intervento del nuovo programma “Outside the Cube”, dedicato alla Street Art e alle forme d’arte legate al contesto urbano e pubblico. In occasione dell’edizione inaugurale, OSGEMEOS, letteralmente “i gemelli”, pseudonimo dei fratelli Gustavo e Otávio Pandolfo (1974, San Paolo, Brasile), presentano il loro primo grande murale in Italia.
Prendendo ispirazione dalla storia dell’edificio di Pirelli HangarBicocca, dove nel secolo scorso si fabbricavano locomotive di treni, e dalla vicinanza della linea ferroviaria che corre parallela, Efêmero ricrea in scala monumentale la silhouette di un vagone metropolitano che proietta il contesto locale in un viaggio immaginario.
Con una formazione radicata nella cultura hip-hop e nei graffiti “wildstyle”, il duo ha portato la cultura del writing nei maggiori musei internazionali, sviluppando a partire dagli anni ’80 un lavoro colto e riconoscibile. Caratterizzato dalla presenza di paesaggi onirici e figure poetiche, il lavoro di OSGEMEOS attinge a una vasta gamma di riferimenti culturali, sociali e politici nonché ai colori, alla natura e al contesto urbano di San Paolo.

Lucio Fontana

Ambienti/Environments

A cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí / 

Fino al 25 Febbraio 2018
In collaborazione con Fondazione Lucio Fontana

“Ambienti/Environments” raccoglie nello spazio delle Navate per la prima volta nove Ambienti spaziali e due interventi ambientali, realizzati da Lucio Fontana tra il 1949 e il 1968 per gallerie e musei italiani e internazionali. La mostra propone un corpus di opere, che mettono in rilievo la forza innovativa e precorritrice di un grande maestro del Novecento.

Gli Ambienti spaziali, stanze e corridoi concepiti e progettati dall’artista a partire dalla fine degli anni ’40 e quasi sempre distrutti al termine dell’esposizione, sono le opere più sperimentali e meno note di Fontana, proprio per la loro natura effimera. Alcuni degli ambienti esposti sono stati ricostruiti per la prima volta dalla scomparsa dell’artista grazie allo studio e alle ricerche della storica dell’arte Marina Pugliese e della restauratrice Barbara Ferriani e al contributo della Fondazione Lucio Fontana.
Il visitatore ha l’opportunità di osservare e fruire per la prima volta le opere meno conosciute di Fontana, di riscoprirne l’importanza storica e allo stesso tempo di coglierne la contemporaneità e la forza innovativa attraverso un allestimento inedito.
Lucio Fontana (1899, Rosario di Santa Fé, Argentina – 1968, Varese, Italia) è stato uno degli artisti italiani più influenti del XX secolo e fondatore dello Spazialismo, gruppo artistico nato in Italia alla fine degli anni ’40. Nel corso della sua carriera ha investigato i concetti di spazio e luce, il vuoto e il cosmo e con il suo lavoro ha radicalmente trasformato la concezione tradizionale di pittura, scultura e spazio, superando la bidimensionalità della tela e anticipando diversi movimenti artistici degli anni ’60 e ’70, come Arte Povera, Arte Concettuale, Land Art e Environmental Art.
La mostra, a cura della storica dell’arte Marina Pugliese, della restauratrice Barbara Ferriani e del Direttore Artistico di Pirelli HangarBicocca Vicente Todolí e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana, sarà accompagnata da un catalogo, edito da Mousse Publishing (novembre 2017), che presenta gli esiti più recenti della ricerca sul tema degli ambienti con un ampio apparato iconografico e testuale.

Take Me (I’m Yours)

Fino al 14 Gennaio 2018
Da un’idea di mostra concepita da Hans Ulrich Obrist e Christian Boltanski nel 1995. A cura di Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist, Chiara Parisi, Roberta Tenconi

“Take Me (I’m Yours)” è una mostra collettiva che reinventa le regole con cui si fa esperienza di un’opera d’arte. Rompendo ogni canone, i visitatori di “Take Me (I’m Yours)” sono invitati a compiere tutto quanto è di norma vietato fare in un museo: i lavori si possono toccare, usare o modificare; si possono consumare o indossare; si possono comprare e perfino prendere gratuitamente, o magari portare via lasciando in cambio cimeli personali.
La mostra è anche un progetto che si evolve e si rigenera nel tempo. Accanto alla possibilità di prendere una delle migliaia di copie di ciascuna opera prodotta – e quindi concorrere a svuotare fisicamente lo spazio – il pubblico di “Take Me (I’m Yours)” ne modifica l’aspetto partecipando a performance in cui lo scambio non è necessariamente legato a un oggetto ma piuttosto a un’esperienza, assecondando un’idea di immaterialità che è sempre più presente tanto nell’arte quanto nella vita reale.
Allestita per la prima volta nel 1995 alla Serpentine Gallery di Londra – e a partire dal 2015 in versioni ogni volta diverse in istituzioni a Parigi, Copenhagen, New York e Buenos Aires –, la mostra ha avuto origine da una serie di conversazioni e riflessioni tra il curatore Hans Ulrich Obrist e l’artista Christian Boltanski sulla necessità di ripensare i modi in cui un’opera d’arte viene esposta. In particolare, l’idea per il progetto è iniziata con Quai de la Gare (1991), un lavoro di Boltanski costituito da montagne di vestiti di seconda mano che il pubblico poteva prendere e portare via in una busta marchiata con la scritta “Dispersion”: un’opera destinata per sua natura a disperdersi e a scomparire.
A Milano, accanto a Dispersion di Christian Boltanski, le opere di oltre cinquanta artisti sono allestite nei mille metri quadrati dello Shed di Pirelli HangarBicocca, prendendo vita anche al di fuori dello spazio espositivo con progetti per il catalogo, il bookshop e il web. “Take Me (I’m Yours)” si trasforma così in una grande arena in cui si immagina un modo più diretto e coinvolgente per vivere l’arte e in cui anche, l’idea di donare/ricevere diventa una chiave alternativa per leggere lo scenario globale della storia e società contemporanea.

Pirelli HangarBicocca

Via Chiese 2
20126 Milano
T (+39) 02 66 11 15 73
info@hangarbicocca.org

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Paola Pizzighini

Sono Avvocato Giuslavorista con 10 anni di esperienza nei più affermati studi legali Milanesi a cui è seguita una lunga esperienza in Confindustria in cui ho potuto sviluppare le mie capacità relazionali ed empatiche nelle relazioni industriali e istituzionali.

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