Presidio studenti a Palazzo Pirelli. Pizzighini(M5s): “Richieste legittime, la destra trovi risorse per il diritto allo studio e per il caro-affitti”
Stamattina, davanti a Palazzo Pirelli, gli studenti universitari hanno organizzato un presidio, per chiedere al Consiglio Regionale della Lombardia di stanziare risorse per garantire il diritto allo studio ai giovani con basso reddito.
Presente alla manifestazione la consigliera regionale del M5s Paola Pizzighini: “Dall’inizio della nuova consiliatura, il Movimento 5 Stelle Lombardia sta lavorando per assicurare un supporto concreto alle istanze degli studenti. Qualche tempo fa abbiamo respinto con fermezza la mozione di Fratelli d’Italia contro le Carriere Alias, ora ci stiamo battendo per garantire agli studenti un diritto fondamentale previsto anche dalla nostra Costituzione: il diritto allo studio.
La recente audizione dei rappresentanti degli studenti universitari, da noi fortemente voluta, ha messo in luce la disattenzione della maggioranza Fontana su uno dei temi più importanti legati all’istruzione: il diritto allo studio. Gli studenti chiedono di mettere a disposizione le risorse economiche per tutti coloro che hanno i requisiti necessari ad accedere a una borsa di studio. A causa del taglio dei fondi statali e del mancato stanziamento di risorse regionale, oggi non c’è la certezza che tutti gli aventi diritto avranno il sostegno economico di cui hanno bisogno.
Per questo, il M5s chiederà in questi giorni dedicati alle sedute di bilancio di incrementare le risorse per il diritto allo studio, colmando il deficit di 12 milioni di euro che ben 10.000 studenti privi di mezzi economici legittimamente invocano.
Il nostro impegno non si esaurisce qui. Sempre in occasione del bilancio, abbiamo presentato un ODG a mia prima firma con cui chiederemo di prevedere un supporto economico agli studenti fuori sede. Oggi i canoni di locazione degli immobili, soprattutto a Milano, hanno raggiunto livelli esorbitanti. C’è perfino chi chiede 1.000 euro al mese, per l’affitto di una sola stanza condivisa.
Se la maggioranza decidesse di bocciare le nostre proposte, molti giovani di famiglie a basso reddito rischierebbero di dover interrompere il loro percorso di studi, rinunciando così al loro futuro. E noi non lo possiamo permettere”.