Per un rappresentante delle istituzioni essere presente in Parata vuol dire impegnarsi a difendere un diritto acquisito alla nascita: essere persone liberi di mostrare il proprio corpo, la propria personalità, la propria cultura senza sentirsi emarginati, giudicati da chi, invece, dovrebbe garantire il diritto umano, sociale e culturale di un popolo.
Quest’anno in Parata anche un carro del Movimento 5 Stelle, grazie all’impegno e al lavoro dei nostri attivisti.
Governo e Regione, di forza conservatrice, ci vogliono precari della nostra vita e non protagonisti, ci vogliono instabili, fragili e così deboli da cedere al ricatto.
Voglio che questa Regione diventi giusta, impegnata a difendere il diritto di tutti i cittadini, voglio lavorare perché le persone della comunità LGBTQIA+, le donne e le categorie più fragili non si sentano più cittadini discriminati, ma liberi di Essere.
È per questo che in Regione Lombardia porteremo avanti, con le forze di opposizione, il Progetto di legge, il PdL 109, Jolanda Nanni, sulle norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale e dall’ identità di genere che aspetta di essere discusso da ben due legislature, ma fino ad oggi solo ostacolato e poi affossato.